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Il Papa in visita anche in Missione

  • di Riccardo Rossi
  • 7 giu 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

L'EMOZIONE DELL'ARCIVESCOVO NELL'ANNUNCIARE LA VISITA DEL PAPA A PALERMO di Riccardo Rossi

A dare la notizia delle tappe di Papa Francesco in Sicilia nelle diocesi di Palermo e di Piazza Armerina è l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che si commuove per ben due volte. La voce del nostro Arcivescovo s’inceppa per l’emozione quando parla del beato Pino Puglisi ucciso dalla mafia “in odio alla fede”, e poi quando parla del dialogo d’amore tra Pietro e Gesù. «Pietro, principio della Chiesa di Cristo - spiega Lorefice -, oggi Papa Francesco, testimone impari di Dio che viene a confermare l’amore, amore che spingeva Padre Pino Puglisi. La visita pastorale del Papa ci porta un ulteriore consapevolezza del Vangelo».

La data del 15 settembre della visita pastorale del Santo Padre è una data significativa, cade infatti nel 25° anniversario della morte del beato Pino Puglisi. Il programma prevede l’arrivo di Papa Francesco all’aeroporto di Catania la mattina presto, per poi andare in elicottero a Piazza Armerina, cittadina in Provincia di Enna. Ripartirà da Piazza Armerina direzione Palermo dove è previsto l’arrivo del Santo Padre verso le 11 e dove celebrerà la Messa, in un luogo da stabilire, si suppone il Foro Italico. Dopo, a pranzo, Papa Bergoglio andrà a condividere il pasto con i poveri e gli immigrati della Missione di Fratel Biagio Conte. Una visita pastorale che pone l’accento sulle necessità di chi è in difficoltà. Subito dopo andrà in una visita privata nella chiesa di Brancaccio e nel punto dove fu ucciso barbaramente 3P. Nel primo pomeriggio andrà in Cattedrale per pregare sulle spoglie mortali del Beato e dove incontrerà il clero e i religiosi dell’Arcidiocesi. Ultimo appuntamento con i giovani ai quali il Papa terrà un discorso; poi al termine della giornata tornerà a Roma.

Il Papa viene a rilanciare con forza l’attualità del Vangelo dove nessuno deve rimanere indietro, una chiesa che comprende tutti, specie i più poveri. Questo programma denso di appuntamenti è carico di significati, nessuno deve essere più periferia di qualcun altro, siamo tutti nella luce di Dio. Centralità di questa chiesa è il coraggio della verità, non la tiepidezza di una fede da salotto.

«Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto». Queste sono le parole che soleva ripetere Don Pino, tutti dobbiamo andare in soccorso dei più deboli.

Fratel Biagio accoglie oltre 1000 persone nelle sue missioni, che bello sarebbe se tutti prendessimo coraggio e in ogni Parrocchia, in ogni condominio, ognuno di noi, ospitasse persone senza casa!

di Riccardo Rossi


 
 
 

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